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Mpm, cuneo fiscale della retribuzione lorda al 49%

Le associazioni territoriali dell’hinterland romano protagoniste con le loro proposte al congresso di Confimprese Italia.
Un primo elenco di proposte per i sindaci appena eletti. Al primo punto i tagli alle gabelle, le liberalizzazioni degli orari d’apertura dei negozi di vicinato e una vera rivoluzione sull’apprendistato.

Una relazione che ha fotografato il ruolo primario delle micro, piccole e medie imprese nell’economia italiana, ma che ha messo in luce anche le innumerevoli difficoltà che si trovano a vivere queste realtà produttive a causa di un fisco e di uno Stato poco clemente.

Questa la fotografia fornita dal presidente di ConfimpreseItalia, Guido D’Amico, nel corso del congresso nazionale che lo ha confermato alla presidenza della Confederazione e che si è svolto a Roma. Decisamente interessanti ed inquietanti, quanto alla ricaduta su gran parte dei territori italiani, i numeri legati alla tassazione.

I dati forniti dal presidente D’Amico non lasciano spazio alle interpretazioni: il cuneo fiscale della retribuzione lorda è del 49%, le Mpm devono confrontarsi con 694 scadenze fiscali, 97 possibili controlli con ben 16 agenzie, enti o istituti.

Per questo motivo il presidente D’Amico ha deciso di lanciare una serie di proposte agli esponenti governativi presenti al congresso nazionale.

Tra le altre è stata posta l’attenzione sulla necessità di creare un pacchetto semplificazione definitivo garantendo anche una riduzione di Irap e cuneo contributivo a carico delle imprese. Rivedere il patto di stabilità con un eventuale finanziamento mediante emissione di titoli del debito pubblico dando, inoltre, la possibilità di trattenere il Tfr non optato per le aziende con più di 50 dipendenti. Potenziamo il fondo centrale di garanzia per le Pmi.

Il congresso si è celebrato nella sede istituzionale della Camera di Commercio di Roma: il Tempio di Adriano e molto hanno avuto da dire le associazioni territoriali dell’hinterland romano e della stessa Capitale. ConfimpreseItalia, infatti, è presente, con sedi territoriali, ai Castelli Romani, nell’area Prenestina e nell’intera Valle del Sacco, dalla provincia di Roma, Viterbo, Rieti, Latina fino a Frosinone.

Proprio le associazioni territoriali che fanno capo a queste aree della regione Lazio, hanno, in occasione del Congresso, lanciato alcune idee e richieste e le porteranno ai tavoli dei sindaci di molti comuni che hanno confermato o cambiato i loro amministratori, tra questi, naturalmente, quello di Roma Capitale, ma anche i sindaci di medi e piccoli centri, vogliamo ricordarne per problemi di spazio, solo alcuni: Ariccia, Anguillara Sabazia, Marino, Genzano, Anguillara, Bracciano, Fiano Romano, Castel Madama, Mentana, Nettuno, Rignano Flaminio, Riofreddo, Rocca di Cave e Rocca Santo Stefano, San Polo dei Cavalieri, Subiaco, Tolfa, Trevignano Romano e tanti altri.

ConfimpreseItalia- Roma Capitale ed Area metropolitana ha tutta l’intenzione di fare sul serio e cercare di dare corpo e sostanza al malumore degli imprenditori micro, piccoli e medi. Ecco allora alcune delle richieste che finiranno nelle cartelle dei Sindaci appena rieletti e di quelli che si sono risparmiati questo turno elettorale: al primo punto c’è l’abbattimento delle tasse alle imprese, ed accanto a questo la ‘cancellazione’ dei costi legati alla burocrazia, una tassa occulta che fa impazzire gli imprenditori.

E via via tutti gli altri punti, che sono decisamente di grande rilevanza e vanno da alcune proposte legate alla mobilità al traffico ed all’inquinamento; alla gestione dei rifiuti, che secondo gli studi di Confimprese Italia potrebbe portare a riduzioni pari al 30% dei costi in bolletta; alla liberalizzazione degli orari d’apertura dei negozi di vicinato; ed al capitolo legato alla formazione, che rilegge la figura professionale sia dell’imprenditore che dell’apprendista.

Al Congresso che si è celebrato ieri mattina a Roma hanno dato la loro adesione, il Vicepresidente del Csm, Legnini, che ha inviato un messaggio al presidente D’Amico ed ai delegati, mentre hanno portato il loro contributo il viceministro all’economia Enrico Zanetti, il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri, il sottosegretario al lavoro Massimo Cassano, il presidente della commissione bicamerale per le questioni regionali Gianpiero D’Alia, il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, il vice presidente di Confindustria Antonella Mansi, il presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello, il presidente del Tribunale delle Imprese Tommaso Marvasi, il presidente dell’Istituto Nazionale dei Revisori Legali Virgilio Baresi, il presidente della fondazione “Terzo Pilastro” F.M. Emmanuele F.M. Emanuele, il presidente della Banca Popolare del Frusinate Domenico Polselli.

Nel corso della manifestazione è arrivato anche un messaggio del vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini assente per impegni istituzionali, ma che ha voluto comunque essere presente. Tutti, nei loro interventi, hanno rimarcato l’importanza di sostenere le micro, piccole e medie imprese accogliendo con favore le proposte lanciate dal presidente di ConfimpreseItalia Guido D’Amico. Proprio lui ha chiuso il congresso nazionale proponendo la presidenza onoraria della confederazione a Emmanuele F.M. Emanuele. Una proposta che tutti i delegati hanno accolto con un lungo applauso.

[fonte: Tusciaweb]